
In realtà l’Orto botanico di Padova ha più o meno la stessa età di quello di Pisa ma quello di PD ha conservato l’assetto originale e questa sua prerogativa lo rende molto affascinante.

È nato nel 1545 come osservatorio delle piante medicinali, ‘semplici’, da un appezzamento dei monaci benedettini di Santa Giustina. Conserva il nucleo centrale circolare, e questo lo rende unico.
Nell’Orto viene utilizzata la nomenclatura di Linneo che nel 1750 ha sostituito quella polinomiale precedente, più ambigua. Oltre alle piante medicinali si trovano altre piante.

La cosa curiosa è la sua struttura circolare, perfettamente visibile.
Il complesso totale è suddiviso in settori chiamati Quarti. Ogni Quarto ha al suo interno circa 250 piante ordinate sistematicamente per famiglie, in piccoli recinti con divisori in pietra, e prende il nome dalla pianta principale in esso contenuta. Abbiamo cosí il Quarto della Magnolia, il Quarto del Ginko, il Quarto dell’Albizia. Può capitare ovviamente che alcune piante dal 1500 siano morte e in questo caso il Quarto è rimasto con un nome apparentemente senza senso.
Al di fuori dei Quarti ci sono altri raggruppamenti di piante con un tematismo diverso, orientato alla didattica per le scolaresche. Bellissima la zona delle serre, tra cui la Serra delle Orchidee.
Quando si è cominciato a progettare la parte moderna l’Unesco ha posto il vincolo che questa in nessun modo contaminasse la struttura antica, neanche visivamente. Infatti la parte moderna c’è, è bellissima e molto grande, vicina all’Orto antico, ma non si vede, nascosta benissimo com’è dietro una cortina di alberi. Il Padiglione nuovo si differenzia completamente dall’altro: è ad alta tecnologia e infatti è molto apprezzato dai giovani.
Stupisce con le sue vetrate aeree, i suoi automatismi e allestimenti avanzati ma non c’é l’atmosfera e il raccoglimento di quello antico. Molto orientato alla didattica moderna infatti è visitato quotidianamente da numerose scolaresche.

Le ‘vetrate’ sono in un materiale plastico particolare, più efficiente del vetro.
Qui le piante sono organizzate con criterio geografico.