Imperdibile per chi ama il noir demenziale, lo humor nero e i cattivoni esagerati. Un po’ splatter e surreale.
Bisogna superare l’inizio che sembra essere serio e violento, ma ben presto ci si può rilassare e ridere di gusto (ripeto, se si amano i generi di cui sopra).
Ho adorato il cattivone vegano, con tic e manie, che oltretutto mi ricorda qualcuno che lavorava con me ma non posso essere più esplicita.
Molto divertenti le numerose sparizioni dei personaggi, che inizialmente vengono dettagliate con particolari horror, ma poi basta una frase detta da qualcuno per capire che anche per quello lì tira aria cattiva e infatti appare subito dopo la croce (in linea con la religione di appartenenza) con il relativo nick name e nome per esteso dell’ultimo trucidato.
Veramente godibili certe teorie tipo quella del welfare “O il sole o il welfare!”. Questi criminali sono anche dei sociologhi.
La scena trai fratelli è fantastica: il buono e il cattivo, la freddezza nordica, dialoghi molto divertenti. Anche il rapporto ex moglie-ex marito è stupendo: la quotidiana e banalissima lotta tra gli ex coniugi si intreccia con particolari di efferata crudeltà.
Gli interni degli ambienti sono assurdi: i migliori la casa del cattivone vegano e del papà kossovaro.
Insomma una vera meraviglia.
Originali anche intitoli di coda.
Avevo visto il trailer di questo film e mi sembrava un film troppo violento : scartato !
Visto il tuo giudizio vedrò di “ripescarlo” in qualche arena estiva.
Non è che voglio ritrattare, ma il film *ha* scene violente, solo che c’è ironia, tipo Pulp Fiction. Secondo me l’intenzione è tutto, ma mi rendo conto che è una posizione personale.