Marrakech è una città stupenda che avevo già visto, ma altri 4 gg valevano la pena. Il Marocco rimane nel cuore.
1g
Arrivati nel pomeriggio, quindi visita alla piazza Jemaa el Fna e cena ad uno dei ristoranti del posto. La piazza è una baraonda inimmaginabile e si può cenare sulle panche in uno dei ristoranti allestiti ogni sera, ma bisogna essere preparati all’assalto dei ‘ristoratori’. Ormai è buio e c’è una musica assordante con incantatori di serpenti, venditori di cose varie e spettacolini. Ci si deve lasciar andare e cercare subito di svestire la veste da Milanese. I Marocchini sono molto simpatici, quasi tutti.
2g
Giro in città.
Siamo andati alle concerie Berbere con gli uomini che lavorano in condizioni disumane. Il processo di lavorazione della pelle prevede ancora oggi l’uso di calce viva, escrementi di piccione, crusca d’avena e corteccia di mimosa. Incredibile. Ne vale la pena, la lavorazione della pelle è una delle risorse più importanti per loro.
A seguire giro esaltante nella Medina. Immensa, con tutte le possibili botteghe, suddivise per mestieri (lavorazione di ferro, cuoio, liutai, sellai, tappeti, tintori, spezie ecc.). Girare per quelle stradine è meraviglioso. Ricordarsi che in genere loro non amano essere fotografati (tranne alcuni).
La gente è gentile e si può parlare bene con loro, quelli sopra le righe sono i negozianti che cercano di attirarti nel loro commercio, ma non tutti. Spesso quando ci si incontra in stradine strette ti salutano “bonjour madame”, anche i ragazzini. Tutto intorno colori, vivacità, operosità, motorini, carretti, gatti. Naturalmente se pur sono belle le migliaia di negozietti che vendono milioni di cose colorate, le situazioni più piacevoli si hanno nelle vere botteghe dove si vedono persone che lavorano instancabilmente. Per noi è ormai scomparsa la dimensione del lavoro manuale e dell’artigianato, mentre lì è la realtà onnipresente, che ti affascina e stupisce. Impossibile spiegare, bisogna essere lì. Anche il colore delle case aggiunge atmosfera, color ocra rosato, tutte. E bellissimi portoncini decorati.
Il cielo è perennemente blu.
Tramonto dalla terrazza del Café des Epices, in Rahba Lakdima, gustando il delizioso caffé marocchino con latte e spezie. Il sole rosso segnava le ombre nette delle case ocra della Medina e sullo sfondo, sopra l’agglomerato delle case, la catena innevata dell’Atlante. Un’immagine che non si può dimenticare.
3g
Visita alla splendida Essaouira, a tre ore da Marrakech con bus Supratours, confortevolissimo. Essaouira è una città di mare inconfondibile, un tempo meta di hippy, e non è difficile capire perché. Ci si perde nelle sue viuzze brulicanti di gente con carretti e merce. Un mondo antico e affascinante. Popolato da tante persone, in genere molto gentili, e da gattoni stupendi. Essaouira è la città dei gatti, ben pasciuti, moltissimi rossi, sdraiati mollemente al sole.
Ho visto uomini accarezzarli con bontà, lanciargli dei bocconcini e sistemare fondi di bottiglia di plastica pieni di latte o acqua. Se questa non è vita!
E poi non si può perdere il porto, uno dei più bei posti al mondo. Con la fortezza che lo sovrasta, le barche blu dei pescatori, i gabbiani, i pescatori con il pesce pescato e colori colori colori.
Passeggiata sulla fortificazione a sinistra della città, vicina al porto. Il mare è molto impetuoso per via degli scogli e del vento.



grazie Carla, prendo nota… sogno di essere già lì !
Quando pensi di andare?
Voglio tornarci!!!! Meraviglioso Marocco!!!!
fine settembre/ottobre
Ciao Carla.
Ti ho trovato con Google (a partire da una ricerca su SAP) su linkedin e ho letto il tuo curriculum.
Rifiuto di iscrivermi a linkedin/facebook e simili.
Sul tuo blog dovresti mettere una sezione: contatti.
Mi piacerebbe sentirti.
Aldo
ciao Aldo! da dove sbuchi? Siamo molto modesti (ahah) ed è vero non c’è la sezione CONTATTI ma in fondo vicino al copyright c’è l’indirizzo di contatto info@from9to9. Ma ti scrivo io privatamente. grazie